Roma, 23 gennaio 2021 (AgOnb) – Osservato per la prima volta in azione il Dna a quadrupla elica, fondamentale contro i tumori: risultato ottenuto grazie a speciali sonde fluorescenti, che evidenziano come questa rara forma di Dna interagisca con le altre molecole nelle cellule viventi. La tecnica è pubblicata sulla rivista Nature Communications, da un gruppo britannico guidato dall’Imperial College di Londra. Il Dna a quadrupla elica è stato individuato 8 anni fa dalla ricercatrice italiana Giulia Biffi all’Università di Cambridge, ha attirato l’attenzione sia per l’immagine innovativa, ma soprattutto per il suo possibile legame con diverse malattie. «Sempre più indizi indicano che il Dna a quadrupla elica giochi un ruolo importante in vari processi cruciali per la vita e in tutta una serie di malattie, mancava la possibilità di visualizzarlo direttamente nelle cellule viventi – spiega il chimico Ben Lewis -. I G-quadruplex sono così rari che è come cercare un ago nel pagliaio, quando anche l’ago è fatto di paglia». I ricercatori hanno così usato una speciale sonda chiamata DAOTA-M2, che diventa fluorescente in presenza dei G-quadruplex. È stato così possibile studiare le interazioni tra i G-quadruplex e due proteine (chiamate ‘elicasi’) che agiscono srotolando e rompendo la quadrupla elica. La sonda DAOTA-M2 inoltre rileva se particolari molecole introdotte nella cellula vanno a legarsi alla quadrupla elica bloccandone l’attività: ciò permetterebbe di rivelare quali candidati hanno il potenziale per diventare farmaci anti-cancro. (AgOnb) Mmo 10:00