Roma, 18 marzo 2021 (AgOnb) – La sindrome metabolica è una condizione particolare dove i parametri sballati sono diversi. La circonferenza addominale, è l’elemento più visibile e indizio fondamentale di questa sindrome, gli altri vanno ricercati attraverso analisi. Secondo Agostino Consoli, presidente della Società Italiana di Diabetologia: «A scatenare la sindrome è l’accumulo di grasso dove non deve stare, il tessuto adiposo viscerale produce sostanze pro-infiammatorie che richiamano cellule infiammatorie. Il risultato è il cosiddetto inflammosoma, un’infiammazione cronica, negativa per i vasi sanguigni e per il pancreas, che non è più in grado di produrre l’insulina, fondamentale per gestire il glucosio. L’infiammazione può degenerare nello sviluppo del diabete di tipo2. Misurare il girovita è il modo più efficace per capire se ci stiamo avviando sulla strada della sindrome metabolica». L’indice di massa corporea, non fornisce indicazioni su dove sia localizzato il grasso, e anche i soggetti magri sono a rischio, come sottolinea Ciro Indolfi, presidente della Società Italiana di Cardiologia: «La sindrome è la confluenza non casuale di diversi fattori di rischio cardiovascolare, che manifestandosi contemporaneamente si associano a una maggior probabilità di diabete, ma soprattutto di infarti e ictus: il pericolo è doppio rispetto a chi non ha la sindrome, perché i vari elementi che la compongono favoriscono la formazione di placche aterosclerotiche e ne facilitano anche l’instabilità, quindi il distacco di trombi». Questa sindrome predispone anche ad alcuni tumori, e danneggia il fegato che perde la sua capacità di regolatore metabolico. «Si stima ne soffra più del 35% degli ultracinquantenni, ed in prevalenza le donne – precisa Indolfi -. L’obesità ed il diabete sono in aumento, lo è anche la sindrome metabolica: conoscerla e combatterla è indispensabile. È d’obbligo un’alimentazione corretta, ricca di vegetali e povera di grassi saturi e zuccheri semplici, un’attività fisica costante, fin dall’infanzia, poiché non riguarda solo gli adulti». «Perdere peso resta però il fulcro di tutte le terapie – puntualizza Consoli -. Eliminare il grasso viscerale non è facile ma dimagrire è un passo indispensabile, sempre». (AgOnb) Mmo 12:00