Roma, 25 ottobre 2021 (Agonb) – L’adenocarcinoma duttale pancreatico è tra le malattie più mortali, con un tasso di sopravvivenza a cinque anni del 9%. Secondo un nuovo studio dell’Università di Osaka, pubblicato su Oncotarget, sebbene la diagnosi e la diagnosi precoci siano indispensabili per migliorare la prognosi dei pazienti con cancro del pancreas, sono entrambe ancora molto lontane: fatta eccezione per questo tipo di cancro, altri tumori sono già stati esaminati attraverso test olfattivi utilizzando animali o microrganismi, tra cui il verme Caenorhabditis elegans.
Simile ai cani da fiuto, il suo uso è stato introdotto come una nuova strategia per rilevare gli odori associati al cancro durante lo screening con una sensibilità del 95,8%. Ora una tecnica simile potrebbe essere più vicina anche per il cancro al pancreas: i ricercatori giapponesi hanno inizialmente eseguito uno studio aperto che ha coinvolto 83 casi prima e dopo la rimozione chirurgica nello stadio 0-IA.
I campioni di urina preoperatoria mostravano un indice di chemiotassi significativamente più alto rispetto ai campioni postoperatori e ai volontari sani. Hanno poi organizzato un gruppo clinico nazionale che comprendeva centri di cura con volumi elevati in tutto il Giappone e raccolto prospetticamente campioni di siero e urina da pazienti con adenocarcinoma duttale pancreatico in stadio molto precoce, per indagare sul valore clinico di un sistema di rilevamento del cancro che coinvolga il Caenorhabditis elegans. (Agonb) Cdm 09:00.