Roma, 22 novembre 2021 (Agonb) – Fornisce un ritratto più dettagliato di una popolazione cruciale di cellule finora poco conosciuta: uno studio dell’Università di Notre Dame, pubblicato sulla rivista PLOS Biology, ha svelato che le cellule gliali nel cuore aiutano a regolare la frequenza cardiaca e il ritmo. La Glia è composta da un insieme diversificato di tipi di cellule che include quelle che circondano e nutrono i neuroni e altre che stimolano le risposte immunitarie nel sistema nervoso centrale.
Di recente, è stata segnalata una popolazione cellulare nel cuore che esprime un noto marcatore astrogliale e una parte del cuore in via di sviluppo chiamata tratto di efflusso comprende un gruppo di cellule derivate da una struttura embrionale chiamata cresta neurale, fonte della maggior parte cellule gliali periferiche. Studiando il pesce zebra, gli scienziati hanno trovato un abbondante gruppo di cellule nei ventricoli del cuore che producevano la proteina fibrillare acida della glia (GFAP): quelle cellule erano concentrate – nelle prime fasi dello sviluppo – nel tratto di efflusso, struttura che contribuisce al percorso che collega i ventricoli alle arterie che escono dal cuore.
L’uccisione di queste cellule ha aumentato la velocità di sviluppo dei nervi nel cuore embrionale, suggerendo che svolgano un ruolo inibitorio o ritardante nell’innervazione cardiaca. Con una varietà di metodi, i ricercatori hanno dimostrato che le cellule gliali che si stabiliscono in quel tratto (da loro chiamate ‘nexus glia’) iniziano il loro viaggio nella cresta neurale. Nel cuore maturo, quando le cellule sono state rimosse la frequenza cardiaca è aumentata; quando sono state ridotte privandole di un gene chiave che guida il loro sviluppo, il cuore batteva irregolarmente. (Agonb) Cdm 10:00.