Roma, 13 dicembre 2021 (AgOnb) – Nelle grandi “isole” di plastica oceaniche stanno crescendo comunità viventi che potrebbero mutare gli equilibri degli ecosistemi. Nello studio “Emergence of a neopelagic community through the establishment of coastal species on the high seas”, pubblicato su Nature Communications da ricercatori statunitensi e canadesi, viene raccontato come “le piante e gli animali costieri hanno trovato un nuovo modo di sopravvivere in mare aperto, colonizzando l’inquinamento da plastica”. Per esempio, l’area oceanica fortemente inquinata nota come “Great Pacific Garbage Patch”. Un’area piena di plastiche che arrivano dalla terraferma e che portano con loro anche organismi solitamente abituati a vivere lungo le coste. I nuovi inquilini delle isole di plastica sono stati definiti dagli studiosi come “comunità neoplagiche”, e fra questi si contano per esempio anemoni, idrozoi e crostacei che, secondo gli esperti, potrebbero entrare in conflitto con altri organismi dell’oceano. (AgOnb) Gta 11:30