Roma, 13 gennaio 2021 (AgOnb) – Uno studio, pubblicato su Cell Reports, condotto dagli scienziati dello Stanley Manne Children’s Research Institute presso l’Ann & Robert H. Lurie Children’s Hospital di Chicago, suggerisce che modificando il genoma sulle cellule che rivestono le pareti dei vasi sanguigni potrebbe tornare utile nel trattare diverse malattie, inclusa la sindrome da distress respiratorio acuto grave dovuta al Covid-19. Gli scienziati hanno sviluppato una nano-particella capace di alterare il genoma delle cellule tramite la tecnica CRISPR/Cas9. Il team, guidato da Youyang Zhao, ha individuato un approccio promettente per raggiungere le cellule endoteliali vascolari. “La nano-particella che abbiamo sviluppato – afferma Zhao – è un potente sistema di consegna dell’editing del genoma, che potrebbe essere utilizzata per trattare anche il Covid-19. La nano-particella permette di introdurre geni specifici capaci di promuovere la riparazione vascolare e correggere così le mutazioni geniche in modo da ripristinare la normale funzione. Questo sistema permette anche di modificare diversi geni contemporaneamente”. Gli scienziati hanno testato l’efficacia del trattamento su di un modello murino, introducendo la particella tramite iniezione. Già dopo pochi giorni gli animali hanno mostrato miglioramenti significativi. Saranno necessari ulteriori test preclinici prima di iniziare gli studi su pazienti umani, un trattamento che potrebbe rappresentare un enorme progresso in ambito della ricerca cardiovascolare. (AgOnb) Mmo 13:00