Roma, 29 gennaio 2022 (Agonb) – L’intestino percepisce la differenza tra zucchero e dolcificante artificiale meglio delle papille gustative e addirittura può comunicare la differenza al cervello in pochi millisecondi. La risposta alla preferenza per l’uno o l’altro si trova, infatti, nel tratto digestivo, all’estremità superiore dell’intestino subito dopo lo stomaco (l’infusione di zucchero direttamente nell’intestino inferiore o nel colon non ha lo stesso effetto): è quanto sostiene una ricerca della Duke University School of Medicine pubblicata su Nature Neuroscience.
Avendo scoperto una cellula intestinale chiamata cellula neuropode – originariamente chiamata cellula enteroendrocrina a causa della sua capacità di secernere ormoni: può comunicare con i neuroni tramite connessioni sinaptiche rapide e ve ne sono in tutto il rivestimento dell’intestino superiore – il team di ricerca ne ha indagato il ruolo come connessione tra ciò che è all’interno dell’intestino e la sua influenza sul cervello. Queste cellule producono anche segnali di neurotrasmettitori ad azione rapida che raggiungono il nervo vago (e quindi il cervello) in pochi millisecondi.
Nel piccolo esperimento condotto, è emerso che lo zucchero stimolava le singole cellule neuropodi a rilasciare glutammato, mentre quello artificiale ha innescato il rilascio di un neurotrasmettitore diverso, l’ATP. A lungo termine, questi risultati potrebbero portare a modi completamente nuovi di curare le malattie. (Agonb) Cdm 11:00.