Roma, 7 febbraio 2022 (Agonb) – Una nuova piattaforma tecnologica potrebbe portare a terapie cellulari personalizzate per il cancro. Gli scienziati della Northwestern University hanno infatti sviluppato un nuovo strumento per sfruttare le cellule immunitarie dei tumori per combattere il cancro in modo rapido ed efficace. I loro risultati, pubblicati sulla rivista Nature Biomedical Engineering, hanno mostrato un drastico restringimento dei tumori rispetto ai tradizionali metodi di terapia cellulare.
Con un nuovo dispositivo microfluidico che potrebbe essere stampato in 3D, il team ha moltiplicato, selezionato e raccolto centinaia di milioni di cellule, recuperando il 400% in più delle cellule che mangiano il tumore rispetto agli approcci attuali. Le cellule di interesse, chiamate linfociti infiltranti il tumore (TIL), sono cellule immunitarie naturali che invadono il tessuto tumorale impegnando le cellule in una forma di combattimento corpo a corpo.
Dopo essere state estratte dal tessuto, le cellule vengono coltivate in laboratorio; quando si sono moltiplicate e sono pronte per essere ricollocate nel corpo, molte sono esauste e incapaci di combattere, essendo state nel tumore per troppo tempo. Usando una nuova tecnologia chiamata microfluidic affinity targeting of infiltrating cells (MATIC), i ricercatori possono individuare quali cellule sono più attive attraverso tecniche di cell sorting abilitate con la nanotecnologia.
I tumori si sono ridotti drasticamente – e in alcuni casi sono scomparsi completamente – producendo un significativo miglioramento dei tassi di sopravvivenza rispetto ai metodi più tradizionali. Si tratta, dicono gli autori del lavoro, di una tecnologia facilmente riproducibile, che consentirebbe di portare il dispositivo stampato in 3D in ambienti ospedalieri, riducendo i costi di sviluppo e ampliando il numero di pazienti ai quali rivolgersi. (Agonb) Cdm 13:00.