Roma, 10 marzo 2022 (Agonb) – Scoperto un legame chimico tra il fumo degli incendi massivi e l’assottigliamento dello strato dell’ozono. Lo afferma uno studio, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli scienziati del MIT, che hanno esaminato i dati di incendi australiani avvenuti tra il 2019 e 2020. Il team, guidato da Susan Solomon, ha scoperto che il fumo provocato da questi incendi ha innescato reazioni chimiche nell’atmosfera che hanno contribuito alla riduzione dell’ozono dell’1%. La frequenza e l’intensità di questi incendi potrebbe vanificare gli sforzi di tutela dello strato dell’ozono e invertire i benefici dei progressi compiuti finora nel limitare le attività dannose per l’atmosfera. I ricercatori hanno esaminato le osservazioni del biossido di azoto effettuate da 3 satelliti indipendenti che hanno monitorato l’emisfero australe in vari periodi dell’anno. Gli studiosi hanno confrontato i record di ciascun satellite nei mesi e negli anni precedenti e successivi agli incendi australiani. Tutte le misurazioni hanno mostrato che nel marzo 2020 si è verificato un calo significativo del biossido di azoto, questa diminuzione era un effetto chimico diretto del fumo degli incendi. “Per la prima volta – osserva Solomon – abbiamo stabilito un meccanismo chimico che collega il fumo degli incendi all’esaurimento dell’ozono. Le conseguenze degli eventi incendiari possono quindi rilasciare composti organici complessi e sostanze tossiche in atmosfera”. (Agonb) Mmo 9:30