Roma, 7 aprile 2022 (Agonb) – Uno studio condotto da Policlinico Gemelli e Università Cattolica Sacro Cuore, pubblicato su Hepatology Communications, conferma l’importanza della composizione del microbiota intestinale nella risposta all’immunoterapia nei casi di epatocarcinoma.
I ricercatori hanno individuato come marcatori di risposta all’immunoterapia bassi livelli di calprotectina fecale, una proteina che segnala la presenza di un’infiammazione a livello del tratto intestinale, e un microbiota ricco di batteri “buoni”, come Akkermansia.
Al contrario, elevati livelli di calprotectina e un microbiota nel quale abbondano batteri “sfavorevoli”, come Enterobacteriaciae, rappresentano indici prognostici negativi di risposta al trattamento. Una scoperta che apre buone prospettive per recuperare al trattamento i pazienti che oggi non rispondono a queste terapie innovative. (Agonb) Etr 12:00.