Roma, 25 giugno 2022 (AgOnb) – Piogge dimezzate in primavera e neve in calo di oltre il 70%, temperature elevate ed effetti della crisi climatica hanno portato a una siccità estrema in alcune zone d’Italia, con il Po in una situazione drammatica, fra le peggiori degli ultimi 70 anni. L’acqua comincia a scarseggiare sia per uso agricolo che industriale e domestico. Per questo il governo starebbe lavorando a un “piano acqua” in accordo con le Regioni. In questo contesto, inoltre, il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani si è detto preoccupato per l’idroelettrico. In attesa degli sviluppi di un piano acqua, a lanciare l’allarme è anche Enel che parla di “acqua finita” e necessità di stato di emergenza. Stato che anche i governatori regionali chiedono all’esecutivo per avere il supporto a livello nazionale della Protezione Civile. Fra le richieste anche provvedimenti mirati che puntino da subito a razionare l’acqua in favore di un uso maggiore a scopi umani (di prima necessità) e agricoli, anche per scongiurare in futuro un’immediata chiusura di parchi acquatici, piscine o la disattivazione di fontane monumentali. (Agonb) Gta 10:00