Roma, 29 luglio 2022 (Agonb) – Per tentare di ovviare all’assenza di trattamenti efficaci contro il cheratocono, una malattia degenerativa oculare che talvolta può determinare l’insorgere di astigmatismo, miopia e perdita di acutezza visiva, all’Università di Ferrara, Ilaria Conti, ricercatrice del Dipartimento di medicina translazionale e per la Romagna, sta studiando nuove terapie non invasive a contrasto di una patologia ancora oggi difficile da prevenire e da contrastare, se non tramite interventi chirurgici. La malattia, conseguente ad una minore resistenza della struttura della cornea, risulta difficile da trattare a livello farmacologico in particolare per via delle poche informazioni note sui meccanismi biologici responsabili. Per questo, ha dichiarato Conti, “è fondamentale studiare un approccio preventivo alla patologia, per mezzo di una diagnosi precoce, che prevenga stadi di sviluppo preoccupanti”. L’idea è quella di “realizzare dei trattamenti che prevengano la formazione del cheratocono stesso”, studiando i “microRNA come sorta di indice, marcatore che va a segnalare se e come la patologia si sta sviluppando”. (Agonb) Des 10:00