Roma, 2 agosto 2022 (Agonb) – Uno studio condotto da un team di biochimici dell’Università di Firenze in collaborazione con i colleghi dell’Ateneo di Genova ha fatto nuova luce su uno dei meccanismi alla base della Sla (Sclerosi Laterale Amiotrofica), la malattia altamente debilitante che ogni anno soltanto in Italia colpisce seimila pazienti, soprattutto fra i 40 e i 70 anni di età. Gli esperti sono infatti riusciti a classificare e a quantificare nel dettaglio i depositi di una specifica proteina, TDP-43, che, nei pazienti affetti da Sla, spesso si sposta in maniera anomala fuori del nucleo dei motoneuroni, le cellule nervose che dal cervello trasmettono lo stimolo ai muscoli per la loro attivazione. Il risultato, descritto sulle pagine della rivista specializzata “Science Advances”, spalanca nuove interessanti prospettive rispetto ai possibili bersagli farmacologici per combattere la Sla. (Agonb) Des 11:00