Roma, 24 ottobre 2022 (Agonb) – Un team di scienziati dell’Università di Hokkaido e di Toppan, guidati dal prof. Kohei Yuyama, hanno sviluppato un metodo, chiamato ICA, che rileva l’accumulo di beta amiloide nel cervello attraverso un semplice prelievo di sangue. Lo studio è stato descritto sulla rivista Alzheimer ‘s Research & Therapy. Il gruppo di ricerca ha sviluppato una tecnologia capace di rivelare gli esosomi leganti l’amiloide nel sangue dei topi, che crescevano man mano che Aβ (a proteina beta-amiloide) si accumulava nel cervello. Questo approccio si è dimostrato efficace e ben tollerato. L’indagine ha evidenziato che la concentrazione di amiloide aumentava con l’età dell’animale. Attualmente, l’accumulo di A nel cervello viene misurato attraverso l’analisi del liquido cerebrospinale o tramite tomografia a emissione di positroni, ma sono esami invasivi e costosi. È stata quindi ideata una soluzione economica, rapida e accurata per quantificare la concentrazione di esosomi leganti l’A in minime quantità di sangue. “Gli esosomi – spiegano gli autori – sono sacche racchiuse nella membrana secrete dalle cellule che utilizzano nella loro superficie marcatori cellulari. Il dispositivo intrappola molecole e particelle in un campione e identifica la presenza dei segnali emessi dalla scissione degli esosomi leganti l’A. Questa tecnologia è sensibile e non richiede abilità speciali. In linea di principio – concludono gli studiosi – si tratta di un sistema che può essere adattato all’uso nella diagnosi anche di altre malattie.” (Agonb) Mmo 10:00