Roma, 27 febbraio 2023 (Agonb) – I dati diffusi dalla Snpa (sistema delle agenzie ambientali regionali e provinciali con il coordinamento tecnico dell’Ispra) mostrano come i livelli di ozono in Italia che rientrano nei limiti sono stati registrati solo nell’11% delle stazioni di rilevamento durante il 2022. Inoltre, picchi sono stati toccati durante l’estate, dovuti al caldo estremo e all’assenza di precipitazioni. Per quanto riguarda il particolato è invece rimasto stabile, mentre è sceso il biossido di azoto. Nel complesso però secondo Snpa a livello di qualità dell’aria nello Stivale prosegue l’andamento decrescente degli inquinanti negli ultimi dieci anni, con “una riduzione marcata e progressiva per il biossido di azoto e una diminuzione significativa del Pm10 e del Pm2.5 nella maggioranza dei punti di misura. Rimane stabile invece la situazione dell’ozono”. Se si osservano i valori del particolato i superamenti dei valori limite ci sono stati in quasi tutto il bacino padano, nell’agglomerato di Napoli-Caserta, nella zona della Valle del Sacco (Frosinone), nell’area della Piana Lucchese e della pianura di Venafro (Isernia), in provincia di Brindisi, a Roma e nella provincia di Ragusa. (Agonb) Gta 9:00