Roma, 28 febbraio 2023 (Agonb) – Chi dorme bene potrebbe avere una vita più lunga. È quanto emerge da uno studio, presentato di recente all’Annual Scientific Session dell’American College of Cardiology. Sono due gli aspetti chiave evidenziati dalla ricerca: il primo è che i giovani con una buona qualità del sonno hanno una probabilità minore di morte prematura; il secondo è che, dall’analisi dei dati, circa l’8% dei decessi per qualsiasi causa potrebbe essere attribuito a disturbi del sonno. Per lo studio sono stati considerati i dati di 172.321 persone con un’età media di 50 anni, seguite per circa 4,3 anni, durante i quali sono morte 8.681 persone. Di questi decessi, 2.610 (il 30%) erano da collegare a malattie cardiovascolari, 2.052 (il 24%) a tumori e 4.019 (il 46%) ad altre cause. I ricercatori hanno valutato cinque diversi fattori di qualità del sonno: 1) durata del sonno ideale da sette a otto ore a notte; 2) difficoltà ad addormentarsi non più di due volte a settimana; 3) difficoltà a mantenere il sonno non più di due volte a settimana; 4) non usare farmaci per dormire; 5) sentirsi ben riposati dopo il risveglio almeno cinque giorni alla settimana. Per ogni fattore è stato assegnato fino a un massimo di cinque punti per la massima qualità del sonno. “Chi ha una qualità del sonno ottimale è probabile che viva più a lungo” ha spiegato Frank Qian del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, coautore dello studio. (Agonb) Des 9:00