Roma, 28 marzo 2023 (Agonb) – A lanciare l’allarme è Lorenzo Cecchi, presidente dell’Associazione allergologi e immunologi territoriali e ospedalieri (Aaiito): “Entro il 2050 oltre il 50% della popolazione sarà allergica. E non si profilano miglioramenti nello scenario futuro”. Lo ha detto nel corso dell’evento “Allergie respiratorie e clima: cosa sta cambiando e cosa sapere”, promosso da Assosalute, Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica. Si prospettano, dunque, scenari allarmanti, anche per via dei cambiamenti climatici. Che, insieme all’inquinamento, giocano un ruolo di primo piano. Cecchi spiega che “gli inquinati danneggiano la mucosa e ciò consente ai pollini di penetrare più facilmente, aumentando l’allergenicità degli stessi. Inoltre, con l’aumento della temperatura che è conseguenza dei cambiamenti climatici le stagioni di fioritura delle piante, come betulla e cipresso, si anticipano e si prolungano quella delle graminacee e della parietaria”. Attualmente, in Europa, cento milioni di persone soffrono di rinite allergica e 70 milioni di asma. (Agonb) Des 9:00