Roma, 5 aprile 2023 (Agonb) – I cambiamenti nel cervello causati dal morbo di Alzheimer sembrano associati all’accorciamento dei telomeri, i cappucci protettivi alle estremità dei cromosomi che si accorciano quando le cellule invecchiano: è quanto ipotizzato da un nuovo studio condotto dall’Oxford Population Health, parte dell’Università di Oxford, pubblicato su PLOS ONE.
I telomeri sui cromosomi proteggono il DNA dalla degradazione, ma ogni volta che una cellula si divide, i telomeri perdono parte della loro lunghezza. I telomeri corti sono un segno di stress e invecchiamento cellulare e sono anche associati a un rischio più elevato di disturbi neurologici e psichiatrici. La comprensione dei collegamenti tra la lunghezza dei telomeri e i cambiamenti che si verificano nel cervello delle persone con condizioni neurologiche potrebbe offrire approfondimenti sui meccanismi biologici che causano i disturbi neurodegenerativi. Così i ricercatori britannici hanno confrontato la lunghezza dei telomeri nei globuli bianchi con i risultati di risonanze magnetiche cerebrali e le cartelle cliniche elettroniche di oltre 31.000 partecipanti alla UK Biobank.
L’analisi ha rivelato che anche i pazienti con telomeri più lunghi tendevano ad avere una migliore salute del cervello, avevano un volume maggiore di materia grigia nel cervello in generale e un ippocampo più grande, che risultano entrambi ridotti nei pazienti con malattia di Alzheimer. Un’ulteriore evidenza emersa è che la lunghezza dei telomeri è associata a un ridotto rischio di demenza, ma non di ictus o Parkinson. (Agonb) Cdm 11:00.