Roma, 4 dicembre 2023 (Agenbio) – Era il 10 ottobre del 1990 quando il professor Mauro Salizzoni eseguì il primo trapianto di fegato presso l’ospedale Molinette di Torino. Il medico e tutta la sua équipe si erano andati a formare in Belgio a Bruxelles alla Cliniques Universitaires Saint-Luc. Da allora il nosocomio piemontese non si è più fermato fino a raggiungere nell’arco di 33 anni l’impressionante numero di 4.000 trapianti di fegato. Nessuno è arrivato a tanto, non solo in Italia ma in tutta Europa. Oggi il Centro Trapianto Fegato di Torino è diretto dal professor Renato Romagnoli, in carica dal 2018. Il 2023 da questo punto di vista è stato un anno molto intenso con un incremento del 15% di questo tipo di interventi rispetto all’anno precedente. Il precedente record apparteneva al 2005 con un totale di 166 trapianti, le stime del 2023 parlano di superamento del muro dei 180: praticamente un trapianto ogni due giorni. Anche con riferimento alla sopravvivenza post-intervento le Molinette si confermano come un’eccellenza assoluta. Se prendiamo in considerazione i primi trapianti di fegato eseguiti in riceventi adulti nel periodo 2014-2020, le sopravvivenze dei pazienti ad uno e a cinque anni dal trapianto raggiungono gli straordinari valori di 95,5% ed 87,6% con un miglioramento rispettivamente di 3,6 e di 7,9 punti percentuali i risultati ottenuti nel periodo 2000-2013. Il primato è confermato anche con i bambini, con valori di sopravvivenza globale del 96% ad uno e a cinque anni dal trapianto. (Agenbio) Des 12:00