Roma, 12 dicembre 2023 (Agenbio) – La passione per il pistacchio sta dilagando in tutto il mondo. Ma non si tratta di un amore nuovo, anzi. Già gli Assiri, gli antichi Greci e i Persiani ne parlavano come una droga medicinale facendo riferimento alle proprietà benefiche di questo frutto secco. In effetti rappresentano un ottimo alimento energetico: basti pensare che una porzione di circa 30g (con guscio) fornisce 160 kcal. Ecco perché costituiscono un prezioso alleato per l’attività fisica. Ma non finisce qui, perché garantiscono un notevole apporto di proteine, carboidrati, grassi, fibre, vitamine e minerali come potassio, calcio, ferro, magnesio, fosforo e manganese. E dobbiamo aggiungere anche fattori fitochimici, come gli antiossidanti polifenolici. Diventa chiaro, a questo punto, il loro valore per la salute in generale, ma anche per specifiche patologie come possono essere le malattie cardiovascolari, problemi di sovrappeso, il controllo del diabete di tipo 2, la protezione dai fenomeni infiammatori. Ciò che magari molti ignorano è che il principale produttore di pistacchio sono gli Stati Uniti. Una ricerca del 2020 presentata all’annuale Conferenza dei coltivatori americani di pistacchio a Monterrey, in California, li ha inseriti nel ristretto novero di alimenti considerati proteine complete. Ciò significa che contengono tutti gli aminoacidi essenziali in quantità adeguate. (Agenbio) 10:00 Des
