Roma, 25 gennaio 2024 (Agenbio) – Secondo uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Harvard, e pubblicato su Nature, sognare a occhi aperti potrebbe favorire la plasticità cerebrale, aiutando il cervello a imparare.
Praticando una serie di esperimenti con i topi, gli studiosi hanno rilevato che l’attività onirica da svegli faciliterebbe la discriminazione tra diversi stimoli sensoriali, consolidando la memoria e l’apprendimento associativo.
Agli otto topi coinvolti nello studio sono state mostrate in sequenza due immagini a scacchiera sui toni del nero e bianco su sfondo grigio, intervallate da uno schermo tutto grigio. Ogni topo ha osservato decine di volte le immagini nel corso di una giornata, ogni volta per un paio di secondi, mentre lo schermo grigio veniva presentato per circa un minuto.
Studiando l’attività di migliaia di neuroni della corteccia visiva degli animali, i ricercatori hanno capito che il minuto di osservazione dello schermo grigio non era un tempo morto, bensì una fase in cui era possibile osservare pattern di attivazione cerebrale ricollegabili a quelli della fase di osservazione delle immagini. Spesso accompagnato da un’attività anche a livello dell’ippocampo, una zona del cervello importante per la memoria. (Agenbio) Etr 10:00.