Roma, 23 febbraio 2024 (Agenbio) – Le donne soffrono di malattie autoimmuni più degli uomini. A dirlo è una ricerca condotta dalla Stanford Medicine, pubblicata su Cell, secondo cui l’insorgere di questo tipo di patologie nel genere femminile è favorito da una molecola di rna chiamata Xsist, che silenzia uno dei cromosomi X presenti in quasi ogni cellula.
Lo studio ha evidenziato che il meccanismo vitale con cui uno dei due X viene spento, così da evitare la sovrapproduzione di proteine che risulterebbe fatale, genera anche autoanticorpi che indirizzano il sistema immunitario ad attaccare tessuti sani.
Il gene Xist, principale responsabile dell’inattivazione dell’X, crea complessi di dna e altre proteine che, alla morte delle cellule, vengono rilasciati nel sangue e riconosciuti dal sistema immunitario che può produrre autoanticorpi e scatenare l’autoimmunità.
Per confermare questa tesi, i ricercatori hanno forzato l’attivazione di Xist in topi maschi (con un solo cromosoma X, quindi), che hanno reagito sviluppando una maggiore suscettibilità alle malattie autoimmuni come per le femmine.
Esaminando i sieri di un centinaio di pazienti con autoimmunità, inoltre, gli scienziati hanno rilevato che alcuni autoanticorpi contro molti dei complessi associati a Xist erano specifici per alcune malattie autoimmuni. Ciò potrebbe renderli marcatori di autoimmunità utili per diagnosi precoci. (Agenbio) Etr 09:00.