Roma, 6 marzo 2024 (Agenbio) – Diagnosticare un tumore in venti minuti. Possibile? Sì, a giudicare da un progetto assolutamente innovativo che potrebbe portare persino a fare screening di massa su una popolazione di asintomatici. A portarlo avanti è un team di ricercatori delle Università di Bari e Brescia che, grazie al finanziamento della Regione e l’istituzione di un centro di innovazione, sono riusciti a sviluppare in tempi rapidi un dispositivo pronto per essere testato. La fase di sperimentazione durerà un anno e mezzo e coinvolgerà una cinquantina di pazienti sottoposti a 1.500 rilevazioni di campioni di sangue, plasma e urine. Il test potrebbe permettere di ottenere la validazione ministeriale e di passare alle fasi seguenti per i successivi cinque anni. Soltanto in seguito potrebbe partire la commercializzazione. Ne ha parlato a La Repubblica la scienziata Luisa Torsi, ricercatrice dell’Università di Bari: “È un dispositivo antigenico che però ha le stesse prestazioni di un molecolare, cioè ha la stessa sensibilità e affidabilità. Lo abbiamo provato sul Covid, per l’appunto, sulla Xylella e anche sul tumore del pancreas, in collaborazione con patologi di Düsseldorf, con risultati pazzeschi”. (Agenbio) 9:00 Des