Rimanere attive – o diventare attive – per migliorare la qualità della vita mentre si invecchia: lo suggerisce uno studio

Roma, 15 maggio 2024 (Agenbio) – L’aderenza costante alle linee guida sull’attività fisica – 150 minuti di attività a settimana – durante tutta la mezza età è stata associata a una migliore qualità della vita correlata alla salute nelle donne. Lo conferma un nuovo studio pubblicato sulla rivista PLOS Medicine e condotto da ricercatori dell’Università di Sydney, che hanno utilizzato i dati raccolti a intervalli di tre anni a partire dal 1996 da 11.336 partecipanti all’Australian Longitudinal Study on Women’s Health.

Le donne, nate tra il 1946 e il 1951, sono state classificate in base al rispetto (o meno) – all’avvio e durante la ricerca – delle linee guida dell’OMS sull’attività fisica per l’intero periodo di esposizione di quindici anni. La qualità di vita correlata allo stato di salute era stata misurata usando i parametri del physical health composite score (PCS) e del mental health composite score (MCS).

In media, le persone che hanno rispettato costantemente le linee guida sull’attività fisica e quelle che hanno iniziato a soddisfare le linee guida all’età di 55 anni hanno avuto un physical health composite score più alto di tre punti rispetto a quelle che non le soddisfacevano. L’effetto dell’attività fisica su questo parametro è risultato significativo anche dopo aver tenuto conto dei fattori socioeconomici e delle diagnosi sanitarie preesistenti. Tuttavia, non è stata riscontrata alcuna associazione significativa tra attività fisica e mental health composite score. (Agenbio) Etr 09:00.