Roma, 23 maggio 2024 (Agenbio) – Chi si ammala di Covid potrebbe correre un rischio maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari. E il rischio non sarebbe soltanto nell’imminenza dell’infezione, ma anche nei tre anni successivi. Lo rimarca uno studio italiano pubblicato su Cardiovascular Research e condotto dai ricercatori dell’Irccs San Raffaele di Roma, in collaborazione con gli studiosi dell’Università di Roma La Sapienza e dell’Università di Napoli Federico II. La differenza tra questo lavoro e i precedenti è nei numeri, dal momento che sono stati analizzati dati di un campione composto da 229mila pazienti, tra i quali circa 32mila persone che hanno avuto una diagnosi molecolare di Covid-19. Il risultato? È stato riscontrato il doppio dei casi di infarto del miocardio, ictus cerebrale, scompenso cardiaco, fibrillazione atriale e miopericarditi per chi aveva avuto il virus. Così Massimo Volpe, responsabile del Centro per la Diagnosi e Cura dell’Ipertensione Arteriosa e delle Complicanze Cardiovascolari dell’Irccs San Raffaele e tra i firmatari dello studio: “I soggetti colpiti dal Covid-19 vanno seguiti nel tempo a causa del possibile sviluppo di malattie cardiovascolari”. (Agenbio) Des 9:00